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La croce sulla collina di Caròngiu de Majori

Collina di Carongiu de Majori

Negli anni ’80, avevamo dieci o undici anni e, col nostro gruppo di cinque o sei amici del rione Santa Barbara, dopo la scuola, salivamo sulla collina di Caròngiu de Majori. Con noi venivano anche i miei cugini Pietro e Claudio, di qualche anno più grandi di me.

Quando salivamo ci piaceva costruire e piantare lassù delle croci di legno, alte circa 1,50/2 metri. Noi eravamo piccoli e ci sembravano davvero grandi, ma una volta tornati in paese, speranzosi di vederle svettare dalla collina, ci rendevamo conto che si notavano a malapena.

Spesso capitava che Pietro salisse da solo a costruire queste piccole croci, e questa sua intraprendenza solitaria ci sorprendeva sempre.

Però col passare degli anni questa abitudine pian piano iniziò a venir meno, fino ad abbandonarla del tutto.

Nel 2009, Pietro venne a mancare prematuramente a causa di una brutta malattia. Dopo qualche anno, nel 2011, io e il mio gruppo di amici ci siamo rincontrati per caso, e ci è venuto in mente di realizzare, sulla collina, una grande croce in suo onore.

Così, nell’aprile 2011, lo stesso gruppo di amici del rione Santa Barbara è tornato a Caròngiu de Majori per costruire una croce molto più grande: 8×4 m, 240 kg di peso, in legno, sostenuta da 12 cavi in acciaio. La croce, oltre ad essere visibile di giorno, risultava visibile anche la notte perché alimentata da un impianto fotovoltaico ed illuminata con luci a led.

I compaesani, ignari di quanto stesse accadendo sopra la collina, nel momento in cui videro la croce erigersi per la prima volta, ne rimasero affascinati. Nei giorni successivi, i gonnesi si chiedevano chi fossero gli autori di questa grande opera. Una volta scoperto, venuti a conoscenza delle onerose spese da affrontare per la sua manutenzione periodica, in molti – tra cittadini e commercianti – hanno elargito donazioni in denaro e materiale. Inoltre, alcune donne si resero disponibili per la “questua”, raccogliendo presso i compaesani delle offerte spontanee.

Per inaugurarla e farla benedire, il 15 Maggio 2011 organizzammo un’escursione alla quale prese parte anche Don Samuele Aru, allora parroco della parrocchia di Santa Barbara, che celebrò la messa. Per quell’occasione realizzammo una lastra in granito che riporta una dedica per Pietro ed insieme, una piccola nicchia contenente la statua di una Madonnina. Un anno dopo, nonostante l’età avanzata, anche Don Salvatore Pinna, accettò di buon grado e con entusiasmo la nostra proposta di celebrare una messa sul colle.

A dieci anni di distanza, a causa degli agenti atmosferici, è stato necessario sostituire la croce. Nel tempo di qualche mese, ne abbiamo realizzato una nuova in ferro zincato, con più o meno lo stesso peso della precedente, e dipinta con una vernice color legno. È stata impiantata il 27 marzo 2021.

Questo luogo, ormai sacro, è visitato da un numero di persone sempre maggiore.

eng translation

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Carongiu de Majori’s Cross

In the 80s, I was maybe 10 or 11. My friends and me (from Santa Barbara district) went after school to the Caròngiu de Majori’s hill, with us came my two cousins, elder than me, Paolo, and Claudio.

When we climbed the hill, we like building and planting some small crosses (1,50/2 meters high), made of wood. We were young and for us those crosses were the biggest ever but when we were back in town, was easy to understand that the crosses were too small to see.

Pietro often went to the hill alone, he created a lot of big crosses, that make us curious about his initiative.

As time goes on our hobby became less until it disappeared.

In 2009, Pietro died after a bad sickness. After two years, 2011, my friends and me met after a long time, that day we created our project in memory of Paolo: build a huge cross above the hill.

In the same year the same group, which came from Santa Barbara district, climbed again the hill to build the cross. Dimension were extraordinary 8×4 meters, 240 kilos, made of wood with 12 metal cables. The cross is visible in both day and night, the creators used LED lights and solar power system. 

Gonnosfandadiga inhabitants did not know what just happened on the hill o they were very fascinating after seeing the big bright cross. They were curious to know how had this idea and after a few days the group received a lot of money and materials because this project needs a lot of periodical controls, also many women asked the questua (asking for money around the town).

Our towns and us decided to inaugurate and bless the cross. The 15th of May 2011 we all organised a walk, with us cam Father Samuele Aru, who celebrated the mass. For that day we created a big granite blab in memory of our friend and a small alcove for a tiny statue of Our Lady. After one-year, old Father Salvatore Pinna was happy to accept our asking to make a mass above the hill.

10 years later, because of weather we had to replace the cross. In few months we realized a massive one, made of iron and zinc with approximately the same weight of the wood one, painted to look it like wood. We put it the 27th of March 2021.

That place, which is blessed, is visited by a huge increasing of people.

Tradotto da/Translated by Martina Sardu

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Testimonianza di Ivano Putzolu (rif. anni 1986/2021)
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