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LI.V.A.S. – La scelta di esserci per gli altri

Le avete viste in Piazza Vittorio Emanuele? Proprio Sabato 14 Maggio 2022, mattina e pomeriggio.

Delle vivaci tute arancioni si aggiravano per la piazza con dei palloncini verde brillante.

Di chi si trattava? Delle volontarie e dei volontari della LI.V.A.S. – Libera Associazione Volontari del Soccorso.

Proprio loro che, nel mese di novembre 2021, hanno fatto un grande gesto di generosità. Hanno dotato la nostra comunità della presenza di un defibrillatore. Si trova presso la loro sede, in una piccola nicchia all’incrocio tra Via Roma e Via Vittorio Veneto.

Si prendono cura della nostra salute, del nostro cuore. E hanno voluto far sì che anche noi cittadini e cittadine fossimo capaci di farlo.

Per questo hanno aderito al Defibrillation Day, iniziativa nazionale promossa da ANPAS, Progetto VITA-ODV e con IRComunità-APS, nel contesto del progetto FacileDAE.

Dalle 8.30 alle 12.30 e poi dalle 15.00 alle 19.00 la LI.V.A.S. ha portato in piazza una serie di dimostrazioni sull’utilizzo del defibrillatore. A seguito della Legge n. 116/2021, il DAE può essere utilizzato dalla popolazione senza responsabilità o obbligo di certificazione a seguito corsi specifici.

Elena Virdis, che ha coordinato per la LI.V.A.S. le attività del Defibrillation Day, seguendo i volontari più giovani, ha condiviso con noi il suo pensiero:

“Ho voluto intensamente partecipare a questa manifestazione perché ritengo che informare la comunità su come poter salvare una vita sia molto importante. Gonnos è un comune cardio protetto da novembre 2021 e questa è stata l’occasione per diffondere meglio il messaggio della presenza del DAE per la comunità. Sono molto soddisfatta della riuscita della manifestazione. Le persone che hanno partecipato ci hanno ringraziato e sottolineato l’importanza di questi eventi. Alcuni partecipanti, con nostra grande soddisfazione, hanno chiesto di poter fare un corso di BLS-D di primo soccorso ritenendo fondamentale la conoscenza e la preparazione individuale in caso di emergenza.”

Informare e formare è importante.

Ma cosa significa essere volontario/a in questo contesto?

Lo abbiamo chiesto ai/alle giovani LI.V.A.S.

Nicoletta Abis, 30 anni, è volontaria dal 2021, grazie all’esperienza del Servizio Civile Universale (SCU).

“In LI.V.A.S. ho potuto fare un percorso di crescita personale e professionale, che ha stimolato in me nuova consapevolezza, grazie alla quale ho avuto anche modo di entrare a far parte del Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza. L’iniziativa del Defibrillation Day è stata importante per far sì che chiunque possa acquisire capacità e sapere che, in 3 semplici mosse, potrebbe salvare una vita. Quando si fa qualcosa per la propria comunità è sempre gratificante e piacevole, anche perché condivisa con altre fantastiche persone-volontari.”

Anche Simona Pisanu, 24 anni, volontaria 118, in LI.V.A.S. da un anno, ex volontaria SCU, sottolinea l’elemento della crescita personale e formativa. Ci descrive quale dovrebbe essere l’approccio giusto al DAE:

“A prima vista può spaventare ma è in realtà uno strumento “amico” che ci permette di salvare vite umane.”

“L’evento ha rappresentato un’occasione per stare insieme”, continua Giada Mallica, 27 anni, anche lei entrata in LI.V.A.S. un anno fa, grazie all’esperienza di SCU. Ancora oggi è volontaria 118. Rispetto alla manifestazione sottolinea:

“Avere un DAE in paese è di fondamentale importanza, ma è bene che le persone sappiano utilizzarlo, nel caso in cui si trovino in situazioni in cui qualcuno rischia la vita. Molte persone muoiono perché nessuno è in grado di soccorrerle. Per questo è molto importante partecipare a questo tipo di manifestazioni: per poter conoscere le mosse base e aiutare il prossimo.”

Spesso, i volontari entrano in LI.V.A.S. grazie a parenti e amici che li introducono nel gruppo. Così è stato, ad esempio, per Nicole Concas, 22 anni, entrata in associazione grazie a sua sorella. Sottolinea l’importanza della collaborazione tra volontari e la disponibilità che li caratterizza nel dedicarsi al prossimo. Ci fa capire come il DAE sia uno strumento davvero per tutti:

“Mi sono rimasti nel cuore i bimbi, che erano super incuriositi dal DAE.”

Luca Vaccargiu, 19 anni, aggiunge:

“Durante il Defibrillation Day ci sono stati momenti indimenticabili con le mie amiche e colleghe, dei momenti di collaborazione. É stata una giornata insieme alla popolazione ma, soprattutto, un bellissimo momento con i bambini.”

Anche il suo ingresso nell’associazione, da settembre 2019, ha a che fare con un legame familiare, quello con il suo papà. Ci racconta la sua esperienza in modo molto personale:

“Grazie alla Li.V.A.S. sono riuscito ad aprirmi di più con le persone e a sconfiggere la mia timidezza. Attraverso il 118 o i servizi socio-sanitari diamo una mano d’aiuto alle persone che hanno dei problemi. Dal mio ingresso in associazione ho avuto il piacere di conoscere tantissime persone dal cuore d’oro.”

Alice Mallica, 33 anni, sorella di Giada e socia di G_elevato2, rivela di aver deciso di diventare volontaria quattro anni fa, proprio in occasione di un evento della nostra associazione in cui gli amici della LI.V.A.S. erano presenti. Per lei essere volontaria significa far parte di una grande famiglia: “Ci accomunano tanti obiettivi, soprattutto aiutare le persone che ne hanno bisogno.”

Sull’uso del DAE ci dice:

“In pochi minuti preziosi possiamo salvare una vita mentre attendiamo che arrivino i soccorsi”

“Questa esperienza mi ha fatto notare che molti bambini son curiosi e vogliono imparare come aiutare una persona cara.”

E ancora, la testimonianza da volontaria di Alessandra Uccheddu, 20 anni, entrata in LI.V.A.S. nel 2019 con un suo amico.

“Da piccola guardando la TV sognavo sempre di diventare una supereroina, una volta entrata in Li.V.A.S. ho capito che esistono eroi che per aiutare le persone non hanno bisogno di superpoteri. Per me la Li.V.A.S. è questo, e sono onorata di farne parte.”

I volontari LI.V.A.S. durante il Defibrillation Day. Da sinistra: Nicoletta Abis, Giada Mallica, Luca Vaccargiu, Alessandra Uccheddu, Elena Tomasi, Nicole Concas, Elena Virdis.

Andrea Pilloni, 42 anni, frequenta la LI.V.A.S. dal 2008.

“Farne parte per me rappresenta una missione verso gli altri. Forniamo dei servizi fondamentali: se non esistesse i nostri compaesani e le altre persone che ne usufruiscono non avrebbero possibilità di uscire da certe difficoltà e di rispondere a bisogni personali importanti. La mia esperienza in associazione, a seguito di periodi grigi passati, con sofferenza e problemi gravi di salute, mi ha dato tanta forza di volontà e impegno con la coscienza la consapevolezza di voler collaborare in tutto per stare vicino per essere d’aiuto alle persone che hanno bisogno e sanno che possono contare su noi volontari.”

Infine, la più giovane tra i volontari presenti al Defibrillation Day, Elena Tomasi, 16 anni, ci racconta le sue motivazioni:

“Significa essere altruista, poter aiutare i miei colleghi o in futuro i miei famigliari, i miei coetanei o magari tutta la popolazione, significa dedicare nel giusto modo il mio tempo imparando a crescere ma anche ridendo e scherzando.”

“Penso che sia importante avvicinare i cittadini a questo mondo, per far capire che potrebbero salvare una vita senza nessuno rischio.”

La LI.V.A.S., con le sue iniziative, è un grande esempio di impegno sociale per il nostro paese. Il suo punto di forza è la sua capacità di avvicinare giovani risorse che, crescendo, formandosi, instaurando relazioni all’interno del gruppo e con gli altri, vivendo esperienze di volontariato indimenticabili, offrono un servizio fondamentale, mettendosi in ascolto e in aiuto del prossimo.